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Il dropshipping in Italia o in Europa è un modello di vendita online triangolare, legale e vantaggioso, grazie al quale è possibile vendere dei prodotti senza averli. Negli ultimi anni, grazie all’avvento di siti per realizzare e-commerce come Shopify, il modello del dropshipping si è diffuso molto in Italia e sono nati i primi corsi. Certo, perché non basta solo avere un sito e trovare un fornitore, ma occorre anche sapere il come fare dropshipping professionale, formandosi grazie a corsi di qualità, trovando la lista dei migliori fornitori e documentandosi nel mondo del web marketing.

Come Funziona il Dropshipping?

Dropshipping ITA funziona sul modello della “triangolazione delle spedizioni”, dove chi ha il negozio online riceve un ordine da parte del cliente e fornisce i suoi dati ai fornitori affiliati. Questo ultimo prenderà in carico l’ordine e invierà il prodotto al cliente che ha acquistato presso il venditore. Il venditore dunque non dovrà disporre di un magazzino reale ma si occuperò di vendere il prodotto per il fornitore, facendo dunque solo da tramite per pubblicizzare i prodotti.

Il dropshipping in Italia prevede alcune regole da seguire che vedremo bene in questo articolo. Ma chi propone dropshipping? Sono molti i siti web dei fornitori che negli ultimi anni propongono questo sistema di affiliazione, perché al fornitore non costa nulla e il venditore può non anticipare i soldi per lo stoccaggio dei prodotti in un magazzino. D’altro canto, per dirla tutta, chi ci rimette un po’ è l’acquirente che si ritrova a pagare di più un prodotto rispetto al suo valore iniziale. Alcuni prodotti “esclusivi” però, proveniente ad esempio dalla Cina, sono difficilmente acquistabili in Europa e sono disponibili sono attraverso l’acquisto in dropshipping, dunque i prezzi di tali prodotti sono comunque elevati per tutti perché si punta sull’esclusività.

Dropshipping in Italia: come funziona

Per fare dropshipping in Italia occorre capire bene il funzionamento. La catena dei passaggi che porta un imprenditore all’apertura di un sito per dropshipping è la seguente:

Crei un e-commerce per vendere online e diventi così un rivenditore. Il sito deve essere a norma di legge italiana, con condizioni di acquisto chiare e partita IVA (Per dropshipping senza partita IVA, leggi dopo)
– Fai un contratto con uno o più fornitori, i quali garantiscono di metterti a disposizione dei prodotti da vendere tramite il tuo sito web.
– Pubblicizzi attraverso il tuo sito, ma anche tramite canali social, i prodotti che intendi vendere per conto terzi. Di solito si lanciano campagne via email o social che fanno approdare i clienti in un funnel di vendita attraverso delle landing page ad hoc. Se vuoi imparare di più, ti consigliamo un corso di web marketing online.
– Quando qualcuno acquisterà sul tuo sito un prodotto (i pagamenti in genere avvengono via carta di credito o PayPal e mai in contrassegno), tu non dovrai far altro che inoltrare questi dati dell’ordine ai fornitori, che provvederanno alla spedizione dei prodotti.

Questa è la strategia di vendita che sta dietro al dropshipping. Come è facile notare, il fornitore fa pagare al dropshipper solo il prezzo netto dell’articolo venduto, mentre questo ultimo fa pagare al cliente finale il costo del prodotto + IVA + spese di spedizioni + spese di marketing + reale guadagno sulla vendita. E’ facile capire anche come i prezzi dei prodotti venduti in questo modo costino al cliente anche 10 volte il loro reale prezzo.

Esempio di prezzi per vendita in dropshipping: quanto si guadagna?

Facciamo un esempio pratico, con qualche numero, per comprendere meglio quali sono i costi per fare dropshipping e quanto ci si può realmente guadagnare, immaginandoci di essere noi il venditore e di avere un e-commerce.

Il costo di un prodotto presente nel catalogo è 10.

Quanto dovremo vendere questo prodotto per guadagnarci anche noi 10? La risposta non è 20, perché dobbiamo includere nel prezzo finale anche le spese di spedizione, supponiamo 5, e le spese di marketing, ovvero il costo della pubblicità che ci ha permesso di poter vendere quel prodotto. Dunque:

Prezzo del prodotto del fornitore (10) + Spese di spedizione (5) + Marketing (5) + Nostro guadagno (10): costo del prodotto minimo 30.

Se poi dobbiamo includere, come sarebbe corretto, tasse e costi di gestione dell’ecommerce, il prezzo corretto dovrebbe essere intorno ai 40, ovvero 4 volte quanto costa il reale prodotto. Per questo motivo molti e-commerce in dropshipping cercano di vendere il singolo prodotto almeno 5 volte il prezzo reale del prodotto (comprano a 10€/15€, incl. spedizione, e vendono a 59€) applicando sconti sulla quantità, in quanto il prezzo della spedizione generalmente è forfettario fino ad un tot di prodotti.

Ad esempio il primo prodotto potrebbe costare 59€ al cliente, ma già il prodotto x2 potrebbe costare 89€ e il prodotto x3 109€. Un buon venditore sarà bravo ad utilizzare degli strumenti di re-targeting o re-marketing per fare upselling sui prodotti venduti.

 

dropshipping italia

Vantaggi Dropshipping: quali sono

Il modello del Dropshipping offre alcuni vantaggi interessanti, che siamo riusciti a riassumere in questa lista:

• Si può creare un e-commerce online senza dei costi di avviamento e senza personale;
• Non dovrai avere un magazzino, in quanto saranno i fornitori ad evadere gli ordini e a spedire i prodotti;
• Non avrai costi di inventario, perché anche qui saranno i fornitori a gestire il tutto;
• Risparmio di temo e di soldi rispetto ad un negozio vero;
• Puoi avere molti prodotti, il tuo unico scopo sarà quello di pubblicizzarli al meglio.

Di contro, gli svantaggi del dropshipping sono:

– I fornitori devono essere affidabili e garantire l’evasione degli ordini. Ricordiamo che il cliente si rivarrà su di voi in caso di problemi con l’ordine ;
– State attenti alla qualità dei prodotti venduti e attenzione anche alle certificazioni legali;
– Per quanto riguarda più prodotti da diversi fornitori, ricordatevi che ogni fornitore gestisce gli ordini con tempistiche diverse. Dunque il cliente dovrà pagare più volte spese di spedizione e tasse varie su acquisti di prodotti provenienti da diversi fornitori;
– Disponbilità del prodotto che potrebbe non essere più reperibile momentaneamente;
– Schede tecniche di ambigua traduzione, difficili da interpretare per riscriverle in lingua italiana;
– Non è facile avere informazioni sulla serietà dei fornitori;
– I prodotti possono essere presenti già su altri canali, come eBay o Amazon, ed essere venduti a prezzi molto concorrenziali.

Come iniziare a fare dropshipping ITA

Per iniziare a fare dropshipping bisogna attenersi ad alcuni requisiti:

– Avere una posizione fiscale in Italia se si vende esclusivamente in Italia;
– Prendere accordi con dei fornitori seri;
– Creare un sito e-commerce e abilitarlo ai pagamenti;
– Fare un corso di dropshipping in Italiano e di web marketing;
– Pubblicizzare bene i prodotti;
– Gestire il sistema dropshipping una volta avviato, dunque riferire gli ordini al fornitore, ecc…

Il nostro consiglio per iniziare a fare drop shipping è quello di iniziare un corso, ad esempio su UDEMY se ne trovano molti anche a basso costo, e iniziare così a capirci di più. Infatti tutti possono utilizzare questo sistema di vendite, ma solo pochi diventano ricchi attraverso il dropshipping perché riescono a differenziarsi e a farlo in modo professionale.

Fare dropshipping senza partita IVA

Il drpshipping è a tutti gli effetti un modello di vendita nel quale il venditore, in questo caso supponiamo voi, è responsabile sulle vendite. Per legge infatti il cliente, in caso di prodotto danneggiato o non pervenuto, può richiedere a voi il rimborso o gli eventuali danni. La vendita online è stata disciplinata nel 1998 con il Decreto Bersani (D.Lgs. 114/98).

L’apertura della Partita IVA per dropshipping è gratis e non comporta alcun aggravio di costi, ma si deve anche essere in regola con il versamento dei contributi INPS.

Dunque fare dropshipping senza partita IVA non è legale. Per lo Stato italiano vedere che voi incassate sulle vendite ma non le corrispondete al fisco è un atto illecito. Ma è possibile in qualche modo fare dropshipping senza partita IVA? La risposta è sì, dato che ci sono alcuni portali che si occupano della contabilità e degli aspetti burocratici. Alla fine del mese vi invieranno fattura e saldo e voi dichiarerete al fisco. Se rientrate nelle soglie per cui non è prevista la partita IVA (solitamente 5.000€ annuali), allora potrete fare dropshipping legalmente. Un buon commercialista comunque saprà consigliarvi la giusta strategia da adottare.

Dropshipping in regime forfettario / dei minimi

Altro cruccio per i dropshipper italiani che vogliono iniziare: conviene fare dropshipping in regime forfettario? Oltre a poter accedere a questo regime, dunque non superare i 65.000€ di fatturato annuo, avere un reddito lordo da dipendente o assimilato superiore a 30.000€ e non superare il limite di 20.000 euro per compensi al personale (approfondisci sempre con un consulto di un commercialista!!) ci si chiede se sia conveniente. Ricordiamo infatti che in questo regime si è esenti dall’assolvere l’IVA, dunque non si può “scaricare” IVA e quindi costi del prodotto e spese pubblicitarie non possono essere considerate come spese.

A fine anno dunque si dovranno pagare le imposte su tutto il ricavo e non sul guadagno. Inoltre, per incassi annuali superiori ai 60.000€ non si può fare dropshipping in regime forfettario.

Migliori Siti Dropshipping Italia

Quali sono i siti migliori di dropshipping senza magazzino sul quale è possibile vendere in Italia? Il più scelto è sicuramente Aliexpress, sito cinese nel quale si trova veramente di tutto e a prezzi bassissimi. Dovete solamente fare attenzione qua a scegliere dei fornitori con feedback positivi e ai tempi di consegna, a colte superiore ai 60 giorni.

Grazie alla piattaforma intuitiva sarà possibile filtrare i fornitori e scegliere solo quelli migliori e affidabili. Se vogliamo rimanere in Italia troviamo invece Runner.it , per prodotti informatici, Myshopcasa.it, per fare dorpshipping di prodotti per la casa, Bazarissimo.com, per prodotti di vario genere. Inoltre i grandi store offrono la formula del dropshipping, dunque sarà interessante mettervi in contatto con loro per scoprire se questa formula è prevista.

Se invece vogliamo dei fornitori esteri ma che hanno dei magazzini in Europa, dunque possono garantire buoni prezzi e tempi di consegna onesti (15/20 giorni), allora consigliamo Oberlo e uDroppy.

Top Trend 2020 Nicchie Dropshipping in Italia

Ma quali sono le categorie più gettonate per iniziare a fare dropshipping in Italia? Ecco le nicchie dropshipping 2020:

– Abbigliamento Fitness tecnologico (ad esempio pantaloncini da runner che nascondono una tasca per smartphone);
– Occhiali speciali, rinforzati, colorati, flessibili con lenti polarizzate;
– Mascherine e guanti, per la protezione da virus, germi e batteri;
– Borse a tracollo e zaini antifurto;
– Telecamere spia;
– Cuscini per la cervicale o per dormire meglio, tappetini per il relax;
– Prodotti per la casa originali, come mensole flessibili, prodotti per sporzionare i cibi e contare le calorie, accessori per i bambini (biberon);
– Prodotti per cani e gatti;
– Prodotti per le auto e moto.

Se vi volete documentare meglio su quali sono le nicchie in tendenza nel 2020 per fare dropshipping allora vi consigliamo di dare una lettura agli articoli di siti web stranieri, presenti soprattutto in America, dove questo modello è molto affermato e in continua evoluzione.

Dropshipping in Italia: La nostra opinione

Concludiamo facendo delle considerazioni oggettive sul modello del dropshipping. Dopo avervi fatto una panoramica generale sul modello, elencato i vantaggi e gli svantaggi, fatto vedere cosa occorre per aprire un e-commerce senza magazzino e quali sono i fornitori principali (e come fare per trovarli), tiriamo le somme: sicuramente il modello è molto interessante e alla portata di tutti quei piccoli imprenditori che vogliono iniziare ad entrare nel mondo delle vendite online.

Tuttavia non lasciamoci illudere troppo: il dropshipping, se non è fatto in maniera professionale, è solo una gran perdita di tempo e soldi. Le responsabilità ci sono ed è rischioso infatti incassare soldi per poi affidarsi a fornitori scadenti e più è alto il profitto più alte sono le responsabilità. Per questo motivo vi consigliamo di consultarvi con un esperto o di seguire dei corsi ad hoc sul dropshipping.

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