In alcune condizioni, può essere lo stesso datore di lavoro a ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, fermo restando che questi debba prima seguire un adeguato percorso formativo per ricoprire questa posizione. L’allegato II e l’articolo 34 del decreto legislativo 81/08 elencano le tipologie di aziende in cui questo è permesso, e anche il numero di lavoratori massimo per cui è possibile che il datore di lavoro svolga le funzioni di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Qualora siano rispettati i requisiti previsti per legge che abbiamo appena elencato, il datore di lavoro dovrà seguire un percorso formativo specifico, la cui durata andrà a differenziarsi a seconda della classe di rischio a cui appartiene la sua azienda, così come previsto dall’Accordo Stato-Regioni, e le classi di rischio si differenziano in base alla natura dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro, alle attività svolte e all’organizzazione del lavoro.
Una volta individuata la classe di rischio a cui appartiene l’azienda dove si lavora, il percorso formativo sarà articolato in quattro moduli, dei quali il primo va a trattare tutto l’apparato normativo e giuridico riguardante la sicurezza dei lavoratori, la responsabilità civile, penale e la tutela assicurativa, la responsabilità amministrativa dell’azienda e delle persone giuridiche, i sistemi istituzionali relativi a questo tema e i diversi soggetti che all’interno delle aziende si occupano di sicurezza e prevenzione.
Il secondo modulo tratta l’organizzazione e la gestione della sicurezza in azienda, concentrandosi in modo particolare sull’individuazione e sulla valutazione dei rischi, compresa la stesura del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), la gestione dei documenti tecnici e amministrativi e l’organizzazione delle misure volte alla prevenzione degli incendi, al primo soccorso e alla gestione delle emergenze.
Il terzo modulo si concentra più sugli aspetti tecnici della valutazione del rischio, e su quali sono i fattori da tenere in considerazione, come ad esempio il rischio da stress lavoro-correlato, i rischi relativi a età, genere o provenienza, oltre ai dispositivi di protezione individuale disponibili e la sorveglianza sanitaria.
Il quarto e ultimo modulo si concentrerà invece su una serie di competenze relazionali volte ad una migliore gestione della sicurezza nell’ambiente di lavoro, che prevede una formazione e informazione dei lavoratori sull’argomento e la loro consultazione quando si vanno a prendere decisioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, oltre ad una serie di soft skills incentrate sulle tecniche di comunicazione, sulle relazioni aziendali e sulle nomine dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
Una volta completato il corso online per datori di lavoro e ottenuto l’attestato che permette di svolgere quelle funzioni, sarà poi necessario frequentare ogni 5 anni un corso di aggiornamento, di durata diversa a seconda della classe di rischio dell’azienda, come previsto dall’articolo 34 comma 2 del decreto legislativo 81/08. Anche al termine del corso di aggiornamento i partecipanti dovranno superare un test sugli argomenti trattati per ottenere l’attestato di frequenza.
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